DENTRO LE QUINTE
Alessandro D'Avenia e Gabriele Vacis
si incontrano nella cornice delle Fonderie Limone
per confrontarsi sui temi della scuola e del teatro.
Con la partecipazione dei i ragazzi
della scuola del Teatro Stabile di Torino.

una produzione
Mondadori Libri

Regia: Claudio Sforza, Alessandro Freno, Jacopo Milesi
Fonico: Ivan Tonucci
Assistenti di camera: Cristina Sinelli, Federico Terenzio
Coordinamento produttivo: Nadia Focile
Produttore esecutivo: Jacopo Milesi
Edizione: Chiara Ottolini
Montaggio: Alessandro Freno
"Quando ho iniziato a insegnare credevo di saperlo, poi per fortuna, ho capito che non sapevo nulla. Ora, dopo 20 anni, comincio a trovare qualche risposta, ma so che la strada è ancora lunga. 

Quando ho iniziato a insegnare ero convinto che avrei finalmente trovato un pubblico, costretto ad ascoltarmi. Mi sbagliavo di grosso. Ero io il pubblico di quei volti, ero io a dover ascoltare quelle voci.

Per questo la scuola mi ha portato prima alla scrittura e poi al teatro. E mi sono trovato, è il caso di dirlo, con Gabriele Vacis nel 2016. Gabriele è stato il regista prima de “L’arte di essere fragili” e poi di “Ogni storia è una storia d’amore”. A dicembre abbiamo messo in scena “L’appello”, a teatro e su questa pagina, e abbiamo in corso altri progetti.

L’incontro con Gabriele e il tipo di teatro che porta avanti mi ha dato chiarezza sul fatto che insegnare è solo una branca della drammaturgia: rito, gioco, narrazione. Si impara solo quando le cose accadono veramente, quando chi parla in realtà ascolta, perché solo in questo dialogo la presenza degli interlocutori è necessaria e diventa il luogo della trasformazione di tutti. Una presenza vera, di maestri e discepoli, che non è quella dello spettatore, ma quella dell'attore in senso stretto, cioè di chi agisce con la parola e con il
corpo, e facendo diventa, creando cresce. A un certo punto diventa difficile dire chi insegna e chi impara, semplicemente si cresce insieme, anche se da prospettive diverse e senza rinunciare all'asimmetria del rapporto.

Per questo abbiamo ideato “Dentro le quinte”, il racconto di come “L’appello” si è trasformato in “azione” teatrale grazie alla classe di ragazzi di cui Gabriele è maestro (e discepolo). Solo con una vera classe potevamo mettere in scena l'Appello, perché la scuola è un continuo andare in scena, rischiando anima e corpo.
La scuola del futuro passa da qui. Vi raccontiamo come ci stiamo provando e come questo tempo di chiusura ha rivelato che purtroppo molte scuole e molti teatri erano chiusi anche prima..."

Alessandro D'Avenia e Gabriele Vacis

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